Le analisi geopolitiche e storiche sui motivi del conflitto tra Russia e Ucraina sono ormai note; quella che ci pare più rilevante per il passato e, soprattutto, per il futuro, è il ruolo dell’Unione Europea e della NATO.

I paesi europei tra le scelte ostili alla Russia con l’applicazione di sanzioni importanti hanno deciso di armare l’Ucraina e di rinforzare la difesa nei paesi della NATO confinanti con Ucraina e Russia.

Intanto il popolo ucraino sta vivendo questi giorni sotto i bombardamenti mentre donne e bambini sono costretti ad abbandonare le loro case e affrontare un futuro ignoto.

L’unico modo di liberarli da questo stato di cose è stabilire il cessate il fuoco.

Mentre il popolo Russo sta manifestando contro la guerra pagando di persona, in occidente i cittadini manifestano chiedendo la pace ai propri governanti, responsabili di avere scelto di inviare armi e irrobustire la forza militare occidentale, incrementando la presenza di forze tattiche nei paesi NATO confinanti con la Russia e i suoi alleati.

“Ogni guerra lascia il nostro mondo peggiore di come lo ha trovato. La guerra è un fallimento della politica e dell’umanità, una resa vergognosa, una sconfitta di fronte alle forze del male” dice l’enciclica “ Fratelli Tutti” di papa Francesco, dunque la politica di costruzione di pace sia orientata al disarmo, alla riduzione sistematica delle spese militari ( oltre 60 premi Nobel, tra cui Carlo Rubbia e Giorgio Parisi, lo hanno chiesto nell’iniziativa Global peacedividend) invece che all’incremento del ministero della Difesa

  • Non condividiamo la scelta del Governo Italiano di inviare armi in Ucraina scelta voluta e condivisa dalla maggior parte dei parlamentari che saranno chiamati a rendere conto di questa sciagurata decisione: noi non dimentichiamo!
  • Chiediamo le dimissioni del Ministro degli Esteri Luigi Di Maio per incapacità manifesta avendo abusato del proprio ruolo in occasione di molte apparizioni televisive durante le quali si è lasciato andare ad espressioni offensive e dispregiative del Presidente della Russia in un momento nel quale di tutto c’è bisogno meno che di alzare i toni dello scontro.
  • Chiediamo al governo Italiano, in ottemperanza all’art. 11 della Costituzione di adoperarsi in ogni modo per favorire l’azione diplomatica volta all’ottenimento del cessate il fuoco.
  • Condividiamo la piattaforma della manifestazione di sabato 5 Marzo promossa da Retepacedisarmo
  • Esprimiamo la nostra piena solidarietà al popolo Ucraino e auspichiamo l’immediato cessate il fuoco

Spetta a noi cittadini e cittadine del mondo agire e conquistare la pace. Rinunciare alla logica della guerra e seguire i princìpi di fraternità e solidarietà non è soltanto auspicabile, ma urgentemente necessario, se vogliamo che la vita umana sulla terra possa continuare.

2 thoughts on “Con le armi non si costruisce la Pace

  1. Dobbiamo ritrovare comunanza nelle diversità, non viverle come subite ma come arricchimento. L uomo deve ritrovare la propria umanità. Non muri, plastici o mentali, ma ponti tra popoli e persone che transitano in un territorio meraviglioso. Dobbiamo popolare un territorio ancora sconosciuto rimettendo a centro l uomo.

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